Ethereum: la giovane stella nascente delle criptovalute

Se ne sente parlare sempre più spesso, anche se è una moneta relativamente giovane. Nata solo due anni fa, la piattaforma Ethereum, dove si costruisce la moneta che ne porta il nome, è destinata a sorpassare di buona misura il Bitcoin nel prossimo futuro. Per gli analisti più esperti, si tratta di un vero astro nascente delle criptovalute, che però assieme a un’apprezzabile volatilità sul mercato, se ne assume anche i rischi. Dall’inizio dell’anno ha messo a segno una performance in borsa del quasi 3000per cento contro un rialzo del Bitcoin comunque apprezzabile, ma ben più modesto.

Come funziona la piattaforma Ethereum

Ma come funziona la piattaforma dove si produce la principale valuta concorrente del Bitcoin? Innanzitutto Ethereum nasce in Russia, dal genio matematico di Vitalik Buterin – di mestiere programmatore informatico – che si è dedicato al progetto per circa due anni, rinunciando per questo ai suoi studi.

Anche l’Ethereum replica le caratteristiche di utilizzo delle altre criptovalute, nello specifico:

  • può essere scambiata digitalmente contro la prestazione di servizi o l’acquisto di beni
  • può essere acquistata presso gli Exchange ed essere poi convertita in valuta a corso legale o essere spesa
  • attraverso il trading sulle piattaforme online e speculando sull’andamento dei tassi di cambio, può diventare uno strumento d’investimento.

criptovaluta Ethereum

Ethereum si basa su una lista di utenti detta “blockchain“, dove una rete di utenti presta il suo processore per l’elaborazione delle transazioni, ma la principale differenza rispetto alle altre criptovalute è che Ethereum è stata pensata principalmente per concludere contratti tra imprese e persone, detti “smart contract” – contratti intelligenti – che vengono stilati senza la presenza di intermediari, come ad esempio i notai.

Quest’anno è nato un consorzio che prende il nome di Ethereum Enterprise Alliance, che si propone di implementare maggiormente la tecnologia della piattaforma Ethereum e di integrarla nelle infrastrutture delle grandi multinazionali. Sono già molti i colossi della tecnologia che hanno già aderito all’iniziativa, da Microsoft a Intel, ma l’investimento attira gli interessi anche delle grandi banche d’affari come Credit Swisse e JP Morgan, interessate alle grandi variazioni di prezzo che queste monete sono in grado di generare.

Alcuni dati di capitalizzazione dell’Ethereum

La quotazione di borsa di questa moneta si aggira attorno ai 260 dollari americani, ma ha toccato i suoi massimi la scorsa estate arrivando attorno ai 400 dollari per Ethereum. Il prezzo di partenza della valuta era fissato a 7 dollari; la capitalizzazione totale si aggira attorno ai 29 miliardi di dollari americani.
Il Bitcoin, dopo aver subito la procedura di hard fork per la creazione del Bitcoin Cash ne ha una di 42 miliardi. Molti investitori hanno già scommesso su un immintente sorpasso.

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