Definizione di conto corrente postale

Ormai da svariati anni anche Poste Italiane offre, a chi lo desideri, la possibilità di aprire un conto corrente: è una valida alternativa al classico conto corrente bancario, ma presenta alcune peculiarità, alcuni limiti ed alcuni pregi che è bene conoscere prima di optare per questa soluzione.

Il prodotto, nello specifico, si chiama Conto Bancoposta: presenta delle caratteristiche similari ad un conto corrente bancario ma – e questo è bene chiarirlo sin da subito – è una tipologia di prodotto che è maggiormente efficace se si desidera privilegiare l’aspetto dell’accantonamento di denaro piuttosto che quello dell’operatività.

AppBancoposta
Schermata principale dell’app home banking BancoPosta

Conto Bancoposta non è a zero spese, ma presenta dei costi specifici – minori se si sceglie una tipologia di operatività in regime di home banking: la peculiarità di Conto Bancoposta è che questi costi possono essere sensibilmente ridotti, o addirittura abbattuti, scegliendo delle particolari opzioni, come ad esempio la sottoscrizione di almeno due altri prodotti postali a scelta tra una rosa selezionata: è bene informarsi di questa possibilità, perché potrebbe portare vantaggi per il correntista.

Anche per quel che riguarda le condizioni del conto corrente, Conto Bancoposta segue il trend generale dei suoi corrispettivi bancari: le sue condizioni possono essere modificate unilateralmente da Poste Italiane che ha l’obbligo formale di informare debitamente i suoi correntisti tramite una comunicazione scritta. Da quel momento si hanno a disposizione 60 giorni per recedere il contratto, in caso contrario le nuove condizioni si considerano tacitamente accettate.

Chiunque può aprire un conto con Poste Italiane, a patto di rispettare due semplici requisiti: il primo, avere la maggiore età; il secondo, non avere alle proprie spalle procedure di fallimento.

Analogie e differenze tra conto corrente bancario e postale

Esistono delle analogie e delle differenze tra un conto corrente postale ed un bancario: è bene soffermarsi accuratamente su di esse prima di fare la propria scelta. Partiamo dall’analisi delle differenze che sussistono tra queste due categorie di prodotti finanziari.

  • La funzione principale di un conto corrente bancario è quella di collazione di fondi monetari, con relativa – e personale – gestione dei flussi di cassa sia privati che aziendali.Un conto corrente bancario offre la possibilità di prelievo, di versamento, di domiciliazione delle utenze e garantisce un interesse sulle somme versate; inoltre, al conto bancario è possibile associare bancomat, carte di credito, carte di debito e libretti di assegni – tutte opzioni a richiesta dei clienti.È bene ricordare che ogni istituto bancario ha l’obbligo di aderire al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi al fine di garantire, appunto, una tutela ai propri clienti in caso di fallimento dell’istituto di credito stesso. Tale copertura arriva sino – e non oltre – ai 100 mila euro.I costi di gestione di un conto corrente bancario sono legati al numero di operazioni svolte, alle imposte che gravano su di esso ed al canone annuale: però, grazie all’opzione di home banking, questi costi possono essere sensibilmente abbattuti. La banca a cui ci si rivolge è tenuta sempre e comunque a dar contezza ai propri clienti di questi costi e ciò viene fatto attraverso le tabelle dell’ISC, ovvero l’Indicatore Sintetico dei Costi – tema a cui dedicheremo un paragrafo specifico nel corso della trattazione.
  • Un conto corrente postale prevede un’operatività inferiore rispetto al corrispettivo bancario, anche se comunque garantisce la possibilità di domiciliazione delle utenze: tuttavia ciò è possibile solo ed esclusivamente riguardo utenze derivanti da enti convenzionati con Poste Italiane. Quindi, in realtà, è un’opzione aperta solo ad un numero limitato di utenze, non alla loro interezza come avviene per un conto bancario tradizionale.Altra differenza tra conto bancario e conto postale è che mentre i bancomat associati ai C/C bancari si possono utilizzare in qualsiasi ATM, quelli associati ai C/C postali – le cosiddette Postamat – possono essere sovente adoperate solo presso gli ATM di Poste Italiane e non sono accettate ovunque.Inoltre, Poste Italiane non aderisce al Fondo Bancario di Tutela dei Depositi: in caso di fallimento dell’ente i risparmiatori non avranno alcuna copertura.

Riassumendo, possiamo dire che se da un lato il conto corrente bancario costa di più, esso offre una maggiore operatività ed una maggiore flessibilità; dall’altro lato, un conto corrente postale ha meno costi ma al contempo offre minore operatività e si mostra come un prodotto più adatto a chi vuole depositare i propri soldi.

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Denaro contante da conservare nel conto corrente, bancario o postale che sia

Passiamo ora ad analizzare le analogie che sussistono tra queste due categorie di conti correnti.

  • Sia con il conto corrente postale che con quello bancario c’è la possibilità di effettuare – almeno a grandi linee – le medesime operazioni, come ad esempio bonifici, trasferimenti di denaro, accredito stipendi/pensioni, domiciliazione utenze (con i limiti di cui abbiamo parlato per il C/C postale).
  • Sia con Bancoposta che con un conto corrente bancario è possibile ricorrere all’home banking, così come è possibile utilizzare un bancomat od emettere un assegno.
  • Aprendo un conto corrente postale od uno bancario è permesso, in ambedue i casi, richiedere prestiti – anche se con una differenza sostanziale di cui è bene tener conto: quando si chiede un prestito ad una banca si soggiace ad una richiesta elaborata internamente, quindi con tempi di risposta ragionevolmente rapidi; quando invece si effettua la medesima operazione con le Poste Italiane, i tempi si allungano sensibilmente perché la procedura deve passare attraverso una banca a cui Poste Italiane si appoggia.

Comparazione tra diversi conti correnti: l’Indice Sintetico di Costo

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Indice Sintetico di Costo

C’è una metodologia sicura e pratica se si vuole capire se convenga maggiormente aprire un conto corrente postale o rivolgersi ad una banca: bisogna effettuare una comparazione tra i due ISC.

Ma che cos’è l’ISC? È l’acronimo per Indicatore Sintetico di Costo: è un protocollo che Banca d’Italia ha imposto a tutti gli istituti di credito. siano essi banche o Poste Italiane, che offrono la possibilità di aprire un conto corrente.

È un prospetto in cui vanno indicati tutti i costi effettivi che il correntista si trova a dover sostenere; l’ISC non è solo un foglio informativo preliminare, ovvero che il correntista può richiedere preliminarmente l’apertura di un conto corrente postale o bancario: esso viene consegnato alla fine di ogni anno, all’interno dei documenti di sintesi riepilogativi che l’utente si vede recapitare al proprio domicilio.

È un documento che offre una maggiore trasparenza dei costi per poter permettere il paragone tra prodotti diversi; esso è collocato all’inizio della sezione “Principali condizioni economiche” della documentazione appena citata.

L’ISC permette il confronto tra differenti conti correnti – non solo bancari ma anche tra prodotti bancari e postali: ciò è possibile a patto di considerare i due conti correnti sulla base del medesimo profilo di operatività.

La Banca d’Italia, mediante le “Disposizioni sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti” del 29 luglio 2009, ha stabilito la suddivisione dei clienti degli istituti di credito – ivi comprese anche Poste Italiane, naturalmente – in sei differenti profili operativi: cinque standard afferenti alla tipologia “conti a pacchetto” (giovani, famiglie con operatività bassa, famiglie con operatività media, famiglie con operatività elevata, pensionati con operatività bassa, pensionati con operatività media) e uno solo afferente alla tipologia “conti a consumo”, caratterizzato da un livello basso di operatività.

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Indice Sintetico di Costo, l’elenco dei costi di un conto

Alcune osservazioni conclusive sull’Indicatore Sintetico dei Costi: esso ha una componente fissa, nella quale sono racchiuse tutte le spese da sostenere per il solo fatto di avere aperto un particolare conto presso un intermediario finanziario – a titolo esemplificativo si può citare il canone annuo del conto, ed una componente variabile, nella quale sono comprese le spese accessorie e le commissioni – due aspetti accuratamente regolamentati e previsti da Banca d’Italia e relativi ad ognuno dei sei profili summenzionati.

Quindi, a parità di prodotto finanziario le variazioni dei costi potrebbero essere sensibili, in base al differente profilo, all’operatività ad esso connessa e ad eventuali prodotti aggiuntivi (come libretto degli assegni, bancomat, carta di debito/di credito) associati al conto.

Come aprire un conto corrente postale: la documentazione necessaria

aprire conto corrente alla posta
Per aprire un conto corrente postale occorre recarsi in un ufficio postale

Le spese annue per la gestione di un conto corrente postale ammontano a 30,99 €, le registrazioni sono illimitate e gratuite ed è previsto il pagamento annuale del bollo – come stabilisce la legge.

Per aprire un conto corrente postale è sufficiente recarsi in uno degli uffici postali dislocati sul territorio nazionale, compilare un modulo ed allegare i seguenti documenti:

  • fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità, come ad esempio passaporto, carta d’identità o patente di guida. Per i cittadini extracomunitari va bene anche il permesso di soggiorno;
  • fotocopia del codice fiscale, rigorosamente rilasciato dall’Italia – quindi, per i cittadini non italiani, non vanno bene codici fiscali rilasciati dai rispettivi Paesi d’origine;
  • se si possiede una Partita Iva, è necessario allegare una sua fotocopia;
  • se si risiede all’estero, è necessario esibire una fotocopia del certificato di residenza all’estero oppure del certificato di iscrizione all’AIRE.

I servizi che un conto corrente postale offre

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Le molte carte postali sono solo uno dei tanti servizi offerti con l’apertura di un conto corrente postale

Sono svariati i servizi che un conto corrente postale offre. Eccone, di seguito, un elenco esaustivo:

  • Postamat Maestro, mediante la quale si possono effettuare operazioni di prelievo e di pagamento;
  • libretto degli assegni dedicato;
  • possibilità di effettuare versamenti in C/C di assegni postali, bancari e circolari;
  • domiciliazione delle utenze, ma limitatamente ad enti che abbiano una partnership con Poste Italiane;
  • possibilità di richiedere un Fido Bancoposta;
  • possibilità di associare al C/C una carta di credito Bancoposta;
  • possibilità di accedere al deposito titoli;
  • possibilità di effettuare bonifici e postagiro;
  • possibilità di accedere ai servizi di Pronto Bancoposta, il C/C via telefono;
  • possibilità di accedere all’operatività in regime di home banking grazie a Bancoposta Online e a tutte le funzioni ad esso correlate;
  • possibilità di avere associato al proprio C/C il servizio Telepass Family Bancoposta;
  • possibilità di accedere a tariffe speciali e servizi dedicati se si associa il proprio C/C ad una sim di PosteMobili.
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