Quando si deve decidere di aprire un conto deposito, al fine di ottenere il più alto rendimento per i propri risparmi, è bene scegliere quella che risulta essere l’offerta migliore tra le proposte delle molteplici banche esistenti. Innanzitutto, occorre valutare il rendimento effettivo garantito prendendo in considerazione il tasso di interesse promesso, nonché le spese da sostenere per il deposito e la logica di capitalizzazione.

Che cos’è un conto deposito

Il conto deposito è una forma di investimento che ha ad oggetto una determinata somma di denaro per generare, poi, un rendimento sulla liquidità e ottenere così più di quanto sia stato versato originariamente. Lo scopo, dunque, è il risparmio, dal momento che il denaro viene messo da parte grazie a questo strumento. Inoltre, si tratta di un modo per ottenere anche un importante rendimento, con tassi di interesse variabili in base al tipo di conto deposito e alla durata dello stesso. Vediamo come individuare i conti deposito migliori.

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Occorre sottolineare che esistono ben due tipi di conto deposito e cioè quello libero e quello vincolato:

  • il conto deposito libero offre l’opportunità di lasciare temporaneamente da parte del denaro, non impedendo comunque il suo prelievo. Si tratta, quindi, di una specie di conto corrente potenziato;
  • il conto deposito vincolato, invece, congela la somma accantonata per un arco di tempo determinato che non potrà essere ritirata prima dell’estinzione naturale del vincolo. Su questa, in seguito, sarà generato un rendimento, elevato o meno a seconda dei casi, comunque maggiore rispetto a quello generato da un qualsiasi conto deposito libero.

I modi per aprire un conto deposito

Per aprire un conto deposito esistono diverse procedure che differiscono in base all’istituto di credito che si andrà a scegliere. Innanzitutto, è bene studiare attentamente le condizioni contrattuali al fine di assimilare tutte le informazioni necessarie per non andare incontro a rischi. Una volta letto e sottoscritto ilcontratto, si sarà identificati in maniera diversa a seconda che si tratti di una banca tradizionale o di un conto aperto online:

  • nel primo caso, sarà sufficiente rilasciare una semplice fotocopia del proprio documento di riconoscimento e codice fiscale;
  • nel secondo caso, non essendo possibile l’identificazione di persona, potrà essere necessario utilizzare una webcam.

Il funzionamento di un conto deposito

Quando si decide di aprire un conto deposito, è fondamentale sapere che si dovrà essere necessariamente possessori di un conto corrente e che bisognerà versare un’imposta di bollo sullo stesso proporzionale alla somma depositata. Essa equivale precisamente al 2 per mille, cioè allo 0,20% calcolato sulle giacenze. Fino al dicembre 2013, era pari all’1,5 per mille, ma dal 2014 la Legge di stabilità ne ha determinato un incremento. Tuttavia, viene eseguita sempre una distinzione tra persone giuridiche e persone fisiche:

  • per le persone fisiche, infatti, non esiste un limite massimo;
  • per le persone giuridiche, invece, il tetto massimo ammonta a 14.000 euro.

Inoltre, in genere, un conto deposito genera un tasso di interesse di gran lunga superiore a quello di un conto corrente. Inoltre, esso va ad incidere sulla modalità di calcolo dell’imposta di bollo. Nello specifico:

  • se il conto deposito risulta essere distinto da un conto corrente, l’imposta di bollo deve essere versata in maniera proporzionale alla somma che viene depositata, ovvero allo 0,2%;
  • se, diversamente, il conto deposito non risulta essere distinto da un conto corrente (quindi, ci si trova nell’ipotesi di un conto deposito in conto corrente), l’imposta di bollo viene calcolata distinta da quella applicata sul conto corrente stesso. In conclusione, si può affermare che il suo pagamento sarà sempre dipendente dalla somma depositata, al 2 per mille, oltre ad essere sempre vincolata.

Conti deposito: come sceglierli e quali sono i migliori

I conti deposito, ad oggi, costituiscono delle interessanti soluzioni di investimento. Al fine di scegliere quello migliore, occorrerà necessariamente tenere inconsiderazione: la durata minima del vincolo (per quanto concerne quello vincolato), i rendimenti e i costi di apertura.

Nel caso in cui si opti per un conto deposito vincolato, bisogna ricordare che esistono delle eccezioni. In poche parole, viene data al cliente l’opportunità di svincolare il denaro qualora ne dovesse sorgere il bisogno dovendo, però, sostenere il pagamento di una penale solitamente legata alla perdita degli interessi maturati.

Per concludere, possiamo affermare che il conto deposito vincolato può essere definito come lo strumento finanziario più diffuso per vari motivi. Oltre alle spese contenute per mantenerlo, esso vincola la somma di denaro depositata, così da garantire una maggiore sicurezza soprattutto nei periodi finanziari particolarmente difficili.

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