Sommario:

E’ ormai noto specialmente ai possessori di immobili che per il pagamento dell’IMU al comune di appartenenza va utilizzato il codice tributo 3918; vediamo a cosa serve questo codice tributo e scopriamo tutte le altre curiosità.

I Codici Tributo

I codici tributo sono indicativi del pagamento di una specifica imposta identificata in base ad un codice numerico o composto da cifre. I codici per il pagamento dell’IMU o di altre imposte sugli immobili vanno obbligatoriamente inserite nei modelli F24 a seconda della tipologia dell’immobile.

Esistono dunque codici Tributo per il pagamento della TASI e dell’IMU distinti in base alla categoria di appartenenza dell’immobile e che indicano imposte specifiche, pagamenti di sanzioni o interessi.

Per quanto riguarda i codici tributo più ricorrenti e le imposte da corrispondere al proprio comune troviamo:

  • L’imposta municipale propria per i terreni (3914)
  • L’imposta municipale propria per le aree fabbricabili (3916)
  • L’imposta municipale per le sanzioni da accertamento (3923)
  • Le imposte sugli interessi di accertamento (3924)

Le imposte sugli immobili da corrispondere allo stato sono pressoché le stesse da versare al Comune ed infatti come nel caso del compilazione codice tributo 3918 è previsto il pagamento di una parte della stessa tassa al Comune e un versamento relativo alla medesima imposta a favore dello Stato.

Possiamo infine concludere che i codici tributo riguardanti l’IMU dipendono sia dal tipo di immobile su cui si paga la tassa che dal tipo di ente che riceve il pagamento e quindi il Comune o lo Stato.

Uso del codice tributo 3918

Il pagamento del tributo va effettuato attraverso la compilazione del modello F24 ed entro la dovuta scadenza, il codice inoltre va inserito nell’apposita sezione nel modulo dedicata al pagamento dell’IMU e agli altri tributi, con l’indicazione della somma da versare.

Per calcolare il costo è necessario tenere conto della visura catastale dell’immobile sul quale va pagata la tassa e sul quale si calcolerà il valore della rendita catastale. L’uso del codice tributo 3918 riguarda il pagamento dell’IMU per gli immobili diversi dalla prima casa ossia che rientrano nella categoria “Altri fabbricati” come ad esempio uffici e capannoni.

Il pagamento del codice tributo può essere compiuto presso:

  • un istituto bancario
  • presso un ufficio di Poste Italiane del proprio comune ed occorrerà compilare la prima colonna con il codice del comune in cui è situato il fabbricato.

Le altre colonne richiedono l’indicazione del numero di fabbricati dichiarati, l’anno in corso in cui si effettua il pagamento ed infine l’importo da versare.

Nel calcolo dell’imposta l’importo ottenuto comprende una parte destinata al comune e che è contraddistinta dal codice tributo 3918, mentre l’altra parte viene ricevuta dallo Stato ed è identificata con il codice 3919.

IMU e codice tributo 3918

L’IMU è un imposta che grava sugli immobili ed è obbligatoria per tutti i proprietari di prime e seconde case destinate all’uso abitativo e per gli altri fabbricati quali capannoni, attività commerciali, magazzini, garage e via dicendo tutte le altre strutture non destinate ad abitazioni. L’imposta presenta aliquote differenti e si applica su basi imponibili catalogate in base alla categoria catastale.

Partendo dal valore di rendita catastale dell’immobile si applica il relativo coefficiente di moltiplicazione e il prodotto ottenuto serve da base per il calcolo dell’imposta che varia da comune a comune.

I dati che occorre conoscere sono dunque:

  • la rendita catastale che dipende dalle caratteristiche di ogni immobile
  • l’aliquota IMU prevista per le prime case allo 0,76per cento ma che può subire variazioni a seconda delle politiche attuate da singolo comune e quindi può aggirarsi fino all’1,06per cento
  • la costante di rivalutazione ossia un valore fisso applicato alla rendita catastale rivalutata dello 0,5per cento
  • il coefficiente IMU

Calcolo importo pagamento

Il Calcolo: Una volta calcolata la rivalutazione della rendita catastale al 5per cento, il risultato ottenuto viene moltiplicato per un coefficiente pari a 80 ed infine si moltiplica l’importo ottenuto per l’aliquota generalmente stabilita allo 0,76per cento. Per capire meglio ad esempio se ho una rendita catastale pari a 1.000 l’operazione da compiere sarà: 1.000 x 5per cento x 80 x 0,76.

Il risultato dirà quanto è la somma dovuta per il pagamento del codice tributo 3918; per un calcolo esatto e ottimale si consiglia di affidarsi ad un professionista in grado di effettuare ogni operazione nel modo più preciso possibile e che consente di non rischiare errori nella dichiarazione.

Se si ottiene un risultato che riporta decimali questo dovrà essere opportunatamente arrotondato e la cifra andrà divisa per due indicando nel modello F24 solo la metà. Naturalmente se il Comune modifica l’importo stabilito per l’aliquota la somma dovuta risulterà essere maggiore o minore a seconda appunto delle politiche attuate.

Il pagamento dell’IMU prevede generalmente il versamento di una cifra data come acconto dal singolo contribuente e la scadenza è fissata solitamente nel mese di giugno di ogni anno. Il versamente del saldo avviene successivamente a quello dell’acconto ed è stabilito intorno a dicembre per tutti.

L’introito principale delle tasse sugli immobili deriva dai pagamenti relativi alle seconde case o meglio le abitazioni che non costituiscono dimora principale del contribuente, le aree fabbricabili e i terreni agricoli. Recentemente la tassa non comprende i possessori di prima casa cioè del luogo in cui il possessore e tutto il suo nucleo familiare hanno stabilito la propria residenza principale e dimorano in quella casa abitualmente.

Prima casa di lusso e seconda casa

Un eccezione è costituita dalle prime case di lusso ossia che hanno degli standard particolari e di maggior valore economico rispetto ad una comune abitazione, i possessori di questi immobili non sono dunque esenti dal pagamento.

Inoltre bisogna considerare che se il contribuente possiede due case potrà usufruire dell’esenzione solo per una di esse in quanto la regola principale sul pagamento dell’IMU prevede che si possa considerare come prima abitazione soltanto un’unità immobiliare.

Pertinenze dell’immobile

Anche le pertinenze fanno parte dell’immobile dichiarato e quindi se si tratta di seconde case saranno ricomprese nella somma da versare; le pertinenze sono costuite da box, magazzini, autorimesse, tettoie chiuse o aperte ed ancora depositi.

Consulenza fiscale professionale

Tutte quelle categorie che rientrano in pratica nel codice tributo 3918 e che richiedono una particolare attenzione o ancora meglio la consulenza di un professionista capace di effettuare tutte le valutazioni e i calcoli necessari; oggi ci si affida comunemente ad esperti nella redazione del modello F24 in quanto è opportuno non riportare indicazioni inesatte e rischiare conseguenze economiche negative dovute a una mancata conoscenza e ad un’errata valutazione.

Casa in affitto

In ogni caso bisogna tener conto che l’aliquota fissata per legge ha un coefficiente che non può superare l’11,4 per mille ed inoltre sono tenuti al pagamento dell’IMU anche i proprietari delle case affittate. E’ bene precisare anche che per il pagamento non viene spedito alcun bollettino ma bisogna effettuare la dichiarazione entro le scadenze fissate attraverso il modello F24 e indicando in modo dettagliato ogni codice tributo e il relativo importo da versare.

Calcoli online

Si può procedere al calcolo anche attraverso dei supporti disponibili online, mentre se non si dispone di questi mezzi è meglio affidarsi a un centro di assistenza fiscale presente nel proprio comune di riferimento.

Anziani

Un’altro aspetto da considerare è la presenza di anziani o disabili che hanno stabilito la residenza in istituti sanitari, infatti in questo caso i parenti saranno tenuti al pagamento delle tasse riguardo gli immobili con la proprietà in capo a questi soggetti; stesso discorso riguarda le case ricevute in eredità.

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