Che succede ai tradizionali quaderni? Che accade a penne, matite e gomme? E in relazione al comparto, cosa accade alla GDO, alla Grande Distribuzione Organizzata?

In realtà quello che tutti si aspettano: un progressivo indebolimento del settore cancelleria e cartoleria tradizionale, in favore di un balzo verso il futuro che, però, almeno per ora, stenta a realizzarsi.

Analogamente, peraltro, a quello che sta succedendo alla stampa tradizionale, edicole comprese, che vanno vieppiù scomparendo. Insomma, il mondo della carta, da cui deriva il termine cartoleria, si va trasformando in maniera rapida, pur se non vorticosa. E la cancelleria, cioè tutta quella serie di strumenti accessori che, per scuola o ufficio, sono sempre stati a corredo delle attività di concetto.
Perciò, naturalmente, tendono a scomparire temperamatite, matite, puntine, attaches e insomma tutti quei piccoli articoli che per decenni e decenni hanno svolto una funzione essenziale in una scuola, in un ufficio e sovente anche nelle case.

La contrazione generale dei consumi degli ultimi anni, poi, ha messo ancora più in crisi il settore, sia nel comparto della GDO, la grande distribuzione, che in quello della distribuzione al dettaglio. Senza contare, poi, che ai piccoli esercizi commerciali, specialmente nelle grandi città, si sono venuti sostituendo le grandi catene di distribuzione, i grossi supermercati e ipermercati, che hanno sommerso come uno tsunami tutti i piccoli esercizi. Il risultato è la progressiva scomparsa delle cosiddette cartolerie di una volta, o la quasi totale riconversione delle stesse su parametri e canoni di differenziazione dei prodotti offerti.

Cè una sola eccezione: quella dellinvasione più o meno costante e progressiva degli store cinesi, i quali mettono in vendita sia prodotti ad alta tecnologia, che prodotti più tradizionali, come per lappunto cancelleria e cartoleria. Se vogliamo, quindi, trovare su questo segmento un prodotto a basso prezzo, bisogna andare in uno store cinese, e con tutta probabilità lì lo troveremo. Lì il segreto, lo sappiamo, è il bassissimo costo di produzione e limmensa quantità di merce che si riesce a mettere in campo.

Questo da un punto di vista dellofferta. Dal punto di vista della domanda, le aziende e gli uffici vanno orientandosi in maniera ormai irreversibile verso la digitalizzazione. Le scuole, quantunque più lente ad accodarsi, stanno cominciando a fare lo stesso. Non è, dunque, esagerato o errato ipotizzare che entro qualche anno i quaderni andranno scomparendo. E anche i libri, ma con una maggiore lentezza, perché si tende ancora molto a leggere sul cartaceo. Il mercato, e la domanda, si concentrano ancora quindi in un paio di mesi che precedono linizio delle scuole, laddove la richiesta di libri, testi, quaderni e altro, è ancora discretamente robusta. Ma, lo ribadiamo, non per molto.

Per supplire alla stagionalità dei consumi in questo settore, il segreto, se ancora vogliamo reputarlo tale, è la diversificazione e loriginalità. Diversificazione e originalità però sono due linee di pensiero facili da evocare e molto più difficili da mettere in pratica, soprattutto, in tempi di crisi come questi.

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