Il calcolo dello stipendio netto potrebbe essere visto come un procedimento abbastanza complesso da portare al termine da svolgere ma, al contrario di quanto si possa immaginare, risulta essere meno complesso di quanto si possa immaginare.
Ecco come sapere con precisione a quanto ammonta la somma di denaro che si andrà a percepire mensilmente.

Lo stipendio netto, di cosa si tratta

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Una busta paga INAIL, nella quale si trovano tutti i dati per calcolare il proprio stipendio netto

Quando si parla di retribuzione salariale occorre fare una particolare distinzione tra quella lorda e quella netta.
Molti lavoratori, anche chi svolge la medesima professione da diversi anni, spesso entrano nel pallone quando sentono nominare questi due termini in quanto, in alcune occasioni, la definizione esatta non viene mai esplicata con attenzione.

Lo stipendio lordo è quello che viene generalmente scritto nel contratto, ovvero la somma di denaro che l’azienda offre al lavoratore stesso alla fine del mese.

Attenzione: in questo caso si parla di mese lavorativo, il ché vuol dire che se lo stipendio viene percepito il quindici di ogni mese, i trenta giorni vengono contati dal sedici fino alla data del mese successivo.

Facciamo un esempio:

  • il lavoratore, nel contratto, ha indicato che riceverà lo stipendio il 20 di ogni mese;
  • il primo giorno del suo mese lavorativo scatta il ventuno settembre;
  • il mese lavorativo termina il 20 di ottobre;
  • lo stipendio copre quei giorni dal 21/09 al 20/10.

Questo per chiarire cosa si intende per mese lavorativo.

Per quanto riguarda lo stipendio netto, quella sarà la somma di denaro che verrà percepita dal lavoratore realmente, ovvero si parla del denaro privo di tutte le detrazioni che, come facilmente intuibile, fanno calare il reddito stesso.

Ma vediamo come avviene il calcolo dopo aver analizzato questi due primi termini tecnici dello stipendio.

La detrazione Irpef

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In base al proprio reddito è possibile calcolare la detrazione Irpef

La prima imposta che deve essere calcolata è quella Irpef, ovvero imposta sul redditto persone fisiche.
In altre parole è una tassa che grava sui lavoratori.

Questa è caratterizzata da diversi scaglioni Irpef, ovvero percentuali che gravano su determinate fasce di redditto.

Per la precisione si parla del:

  • 23per cento se il redditto, all’anno, non supera i 15.000€ o è inferiore;
  • se supera i 15.000€ ma non i 28.000€, l’imposta è del 28per cento;
  • 38per cento se non supera i 55.000€;
  • se non supera i 75.000€ sarà del 41per cento;
  • per redditi superiori è del 43per cento.

Questa percentuale deve essere calcolata e su di essa occorre effettuare ulteriori procedimenti matematici per ottenere l’imposta Irpef totale da pagare.
Tieni presente che si parla di scaglioni di redditto che considerano la somma di denaro annuale che viene guadagnata.
Questo significa che i 15.000€ devono essere guadagnati lordi all’anno.

Quindi uno stipendio di circa 1.500€ farà entrare un lavoratore nel secondo scaglione visto che 1.500*12= 18.000€ all’anno.

Le piccole imposte aggiuntive

Quando si parla di imposte occorre parlare anche del fatto che vi sono delle imposte aggiuntive che devi pagare.
Queste sono:

  • addizionale comunale;
  • addizionale regionale.

Le due, che possono essere di 0,8 punti percentuali minimi e massimi dell’1,4per cento, devono essere calcolate sull’imposta dello scaglione prima citata.

Ovviamente tieni presente che ogni regione e comune avranno delle imposte completamente differenti rispetto ad un’altra quindi a Roma ci saranno addizionali differenti rispetto a Como, Milano, Cagliari o Trapani. Tieni presente che in ogni sito istituzionale conoscerai le percentuali delle due addizionali.

La detrazione sull’imposta per figli e coniuge a carico

Se parliamo di stipendio netto ed imposta occorre anche menzionare il fatto che vi sono anche delle detrazioni sull’imposta Irpef, ovvero degli sconti che consentono a tutti gli effetti di evitare di dover sostenere un peso eccessivo per quanto riguarda i pagamenti delle stesse.

Queste sono detrazioni che prendono in considerazione:

  • figli minorenni a carico;
  • coniuge a carico.

Maggiori saranno i figli, maggiori saranno le detrazioni: in questo caso dovrai cercare quanto ti spetta di detrazione sull’imposta per ogni bambino e per il coniuge e rimuoverla dall’IRPEF.

Le detrazioni IRPEF in base al reddito

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Per calcolare il proprio reddito netto, considerando anche l’Irpef, è necessario conoscere il proprio scaglione di reddito

Tematica complessa invece per quanto riguarda la detrazione IRPEF, che varia a seconda dello scaglione di reddito al quale appartieni.
Nulla di complesso se all’anno percepisci meno di 8.000€ visto che tale detrazione è data da:

  • 1880/numero di giorni lavorativi.

Se invece non superi il tetto massimo di 28.000€, il calcolo è dato da:

  • 978 x (902/(28.000-(20.000-tuo redditto).

In questo caso devi iniziare facendo il calcolo:

  • togliendo il tuo redditto da 20000;
  • rimuovendo la sottrazione dallo scaglione massimo;
  • dividendo il primo coefficiente per la differenza prima ottenuta;
  • moltiplicando il tutto;
  • sottraendo quel risultato dall’imposta.

Stesso discorso per quanto riguarda il redditto non superiore ai 55.000€.
In questo caso devi fare:

  • 978x(55.000-(28.000 più il tuo redditto).

Anche in questo caso devi procedere con l’effettuare il calcolo nella prima sottrazione, poi la seconda ed infine moltiplica il tutto.

Negli altri due scaglioni non hai diritto alle detrazioni.

Il bonus di Renzi

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80€ del Bonus Renzi che ci troviamo in busta paga dal 2017

Gli 80€ nella busta paga del Bonus Renzi sicuramente ti suonano molto familiari e questi devono essere conteggiati nel calcolo dello stipendio netto.
Questi, ovviamente, sono frutto di un piccolo calcolo ulteriore e saranno presenti a seconda dello scaglione al quale appartieni.

Questo vuol dire che:

  • se non superi gli 8.000€ di redditto annuale non potrai aggiungere questa somma di denaro;
  • se superi i 26.000€ la situazione sarà la medesima;
  • tra 8.000 e 24.000€ non devi fare calcoli particolari ma solo aggiungere gli 80€ mensili al calcolo finale dello stipendio.

E se invece guadagni più di 24.000€ e meno di 26.000€ all’anno?
In questo caso devi procedere con un nuovo conteggio ovvero:

  • 26000/ (tuo redditto X 2.000*960);

Come nei due casi precedenti devi effettuare un piccolo conto partendo sempre dalle moltiplicazioni per poi procedere con la divisione
In questo modo scoprirai quanto ti spetta del tanto parlato bonus Renzi che al mese dovrà essere posto nella tua busta paga.

Il calcolo complessivo dello stipendio

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Come calcolare l’imposta Irpef considerando gli 80€ di Renzi?

Ora elenchiamo perfettamente come procedere per effettuare il calcolo dello stipendio.
Gli elementi che devi possedere sono:

  • tua retribuzione mensile;
  • redditto annuale;
  • imposta comunale e regionale;
  • importo detrazione figli e coniuge a carico.

Inizia col:

  • calcolare l’aliquota IRPEF sul tuo redditto;
  • a questo risultato aggiungi le addizionali;
  • da questo rimuovi la detrazione IRPEF;
  • sottrai le detrazioni per figli e coniugi a carico;
  • sottrai, dal tuo redditto lordo, la differenza data dall’imposta IRPEF Lorda e le detrazioni che ti spettano di diritto;
  • aggiungi il bonus Renzi;
  • aggiungi eventuali bonus mensili che ottieni;
  • somma assegni famigliari.

In questo modo, grazie a questo particolare calcolo, potrai finalmente conoscere quanto ti spetta di dirotto al mese.
Per fare un ottimo calcolo è consigliato avere carta e penna ed una buona calcolatrice, in maniera tale che si possano svolgere le varie espressioni senza dover procedere con degli errori e rischiare quindi di ottenere una somma di denaro differente da quella che ti spetta realmente e che risulta essere netta dalle imposte.

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